==================================================== CITY OF THE DEAD, Street Music CP 88 (Viterbo Centro), 01100 Viterbo info@cityofthedead.net, http://www.cityofthedead.net COTD Newsletter, #1, Speciale SHARP ==================================================== COTD Newsletter è il bollettino di City Of The Dead, etichetta, mailorder e sito dedicato alla musica di strada (principalmente oi!, punk-rock, ska e reggae) ed alla cultura skinhead. Questa è una versione riveduta e corretta di City Of The Dead #1 - Speciale SHARP, ed esce in occasione del raduno di Cremona del 16 Marzo 2002. Riproduzione e divulgazione di questo testo sono più che gradite purché venga citata la fonte. Trovate questo documento all'URL http://sharp.cityofthedead.net In questo numero di COTD Newsletter: 1.0 SHARP (SKINHEADS AGAINST RACIAL PREJUDICE), Intro 2.0 PERCHE' C'E' ANCORA BISOGNO DELLA SHARP? 3.0 UN PO' DI STORIA 3.1 La SHARP in Italia 4.0 ALCUNI DOCUMENTI 4.1 Why SHARP Toronto? 4.2 Raise your voice! ---------------------------------------------------------------------- 1.0 S.H.A.R.P. - SkinHeads Against Racial Prejudice Lo scopo di questo documento è quello di far chiarezza, una volta per tutte, sulla S.H.A.R.P. (SkinHeads Against Racial Prejudice): troppe chiacchiere, troppi equivoci e troppi tentativi di strumentalizzazione hanno portato da più parti all’indebolimento o addirittura alla fine di questa esperienza. Ma ora le cose stanno cambiando: in vari paesi, compreso il nostro, la SHARP è tornata ad essere attiva, e proprio per questo dobbiamo mettere le cose in chiaro, per non rifare i soliti errori. Dobbiamo confrontarci e capire se vogliamo combattere per la nostra sottocultura e contro gli impostori razzisti o cercare stupidamente di imporre un modello valido per tutti gli skins: redskins, apolitici, originals, ognuno si chiami come meglio crede, l’importante è il rispetto reciproco e l’amore per il culto skinhead, su tutto il resto si può discutere, senza paranoie e senza pregiudizi. E’ importante chiarire questa cosa definitivamente, e se qualcuno non si trova d’accordo può anche evitare di cucirsi addosso una toppa di cui non conosce il significato. ---------------------------------------------------------------------- 2.0 PERCHE’ C’E’ ANCORA BISOGNO DELLA SHARP? Perché in varie regioni sembra esserci un certo fermento, una voglia di riprendere questa importante esperienza che molti hanno liquidato come ‘roba da comunisti’ o in alternativa ‘roba da apolitici’ ... il senso di questo speciale di City Of The Dead è proprio quello di dire a entrambe le parti che non hanno capito niente, che la SHARP non è mai stata un club per ‘redskins’ o per ‘apolitici’ e che farne parte non ha mai significato essere l’una o l’altra cosa ma semplicemente skins antirazzisti, fieri e coscienti delle radici multirazziali della propria cultura. Oggi - nonostante tutti i progressi fatti in questo senso (in gran parte proprio grazie al lavoro degli skins antirazzisti) - per molte persone ‘skinhead’ è ancora sinonimo di ‘nazista’. Dire ‘noi sappiamo chi siamo, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno’ significa non aver capito il problema: quella dei boneheads, ci piaccia o meno, è una realtà con cui dobbiamo fare i conti, usando non solo gli scarponi ma anche il cervello. Finché gli impostori razzisti potranno usare la nostra immagine per fare del reclutamento anche noi ne pagheremo le conseguenze, non solo dal punto di vista pratico, della vita di tutti i giorni, ma anche da quello culturale: quale contributo hanno mai dato i boneheads alla scena? Cosa li rende skinhead? Assolutamente niente, per loro essere skins fa semplicemente parte della loro politica, non è una questione di sottocultura né tantomeno di stile: loro vogliono soltanto usarci e distruggere tutto ciò che non asseconda il loro folle progetto politico. Molti pensano che i nazi si possano combattere anche al di fuori della SHARP, il ché è senz’altro vero, ma è anche vero che niente può avere lo stesso impatto e la stessa forza di molti skinheads differenti, di diverse idee, uniti sotto la bandiera dell’antirazzismo. Molti skins si sono organizzati nella RASH che, se da varie parti sta facendo un ottimo lavoro, per la sua stessa natura taglia fuori chi non ha idee radicali di sinistra; la RASH insomma - lasciando da parte ulteriori considerazioni - non è adatta per un paese come il nostro dove una netta distinzione tra skins politicizzati ed apolitici non c’è mai stata. ---------------------------------------------------------------------- 3.0 UN PO’ DI STORIA ... La SHARP americana non ha mai avuto una connotazione politica né strettamente apolitica: il suo scopo era principalmente quello di combattere i boneheads che negli anni ‘80 stavano distruggendo la scena di New York tramite aggressioni fisiche e boicottaggi dei concerti; la scelta di reagire andava quindi al di là delle idee personali, era una questione morale e di sopravvivenza, e non necessariamente politica. Stanchi della follia di quegli anni (boneheads neri, violenza squadrista) alcuni skins decisero di unirsi in nome dell’amore per la propria cultura e dell’odio per il razzismo; da questo nacque la SHARP, non da altro, ed è per questo che sin dall’inizio ci furono posizioni differenti all’interno delle varie sezioni, con skins più vicini agli ideali di sinistra (non dimentichiamo che alcuni fondatori della RASH erano vecchi membri della SHARP, e che il distacco tra SHARP e RASH all’inizio non era affatto netto come oggi; e non dimentichiamo neanche la stretta collaborazione tra SHARP ed AntiRacist Action, che in alcune aree le ha portate praticamente a coincidere) e skins di vedute molto differenti o non interessati alla politica (in alcuni documenti si diceva che ‘la politica non è skinhead’ mentre in altri si invitava la gente a votare e ad ‘alzare la voce’). Chi porta avanti ancora la menzogna della SHARP strettamente apolitica e anticomunista forse dovrebbe ricordare tutte le sezioni composte da skins apolitici e di sinistra, il cui slogan ‘No politics’ era spesso seguito da ‘All antiracists are welcome’. Sostenere la SHARP significa anche mettere lo spartiacque non tra skins apolitici e di sinistra ma tra impostori e skins autentici, fedeli alle proprie radici e non disposti a farsi strumentalizzare. -- 3.1 La SHARP in Italia Quando la SHARP venne importata in Europa da Roddy Moreno degli Oppressed assunse caratteristiche differenti di paese in paese e di città in città, specialmente in Italia dove in molte aree c’era una netta sproporzione tra skins politicizzati ed apolitici, in favore dei primi; questa - che secondo alcuni è una distorsione - a noi sembra una cosa del tutto normale, così come ci sembra normale che in altri stati la SHARP sia composta prevalentemente da skins non politicizzati. Non si tratta di una forzatura ma di una cosa inevitabile: gli skins, e quindi la SHARP, sono il riflesso della propria realtà nazionale e di classe, e non vediamo come potrebbe essere altrimenti. Il problema principale secondo noi è stato piuttosto il fatto che molti hanno cercato di far prevalere le proprie convinzioni personali sull’idea originale di combattere il razzismo come skinheads dimostrando così di avere più a cuore i propri sentimenti (‘anti- apolitici’ o ‘anti-comunisti’ non importa) che la propria cultura, un comportamento molto grave che ha stroncato le gambe alla SHARP nel momento in cui sembrava avere più forza. Se oggi vogliamo veramente dare nuova vita alla SHARP o addirittura arrivare a creare - come alcuni hanno proposto - una sorta di network o di coordinamento nazionale, non possiamo fare altro che affrontare una volta per tutte questo problema e risolverlo subito, prima che sia di nuovo troppo tardi. ---------------------------------------------------------------------- 4.0 ALCUNI DOCUMENTI Seguono un paio di documenti che magari non sono del tutto condivisibili ma che rappresentano un’autentica testimonianza di quello che è la SHARP. L’articolo ‘Why SHARP Toronto?’ è stato scritto da uno skin canadese in risposta alle polemiche di sedicenti ‘traditionals’ che criticavano l’idea di combattere il razzismo come skinheads ... La versione integrale dell’articolo si trova in rete all’indirizzo http://www.angelfire.com/yt/sharptor/articles.html. Segue uno dei primissimi volantini prodotti dalla sezione di New York, ‘Raise your voice!’ (da http://www.skullyrecords.com/sharp.htm), che magari farà riflettere chi, sostenendo l’incompatibilità tra SHARP e politica, non si rende conto di essere il primo a farsi condizionare da quest’ultima. -- 4.1 Why SHARP Toronto? di Dennis [...] Non molto tempo fa parlai con un amico che era stato skinhead per molto tempo. Mi disse che era stata la lotta tra skinheads di sinistra e skinheads di destra a rovinare il movimento. Non sono d’accordo. Io mi considero di sinistra (non tutti gli SHARP di Toronto lo sono), ma mi rendo conto che la scena skinhead di sinistra non è mai stata così grande come quella di destra. Direi che i primi gruppi di skinheads veramente coinvolti nell’attività politica furono quelli che si unirono a gruppi razzisti come il National Front nei tardi anni ‘70. Sono stati loro a dare il via alla crescita dei boneheads nazisti, sono stati loro a portare la politica nella nostra sottocultura, e sono stati loro ad assicurare all’opinione pubblica che ‘skinhead’ fosse sinonimo di ‘nazista’; non siamo stati noi ad iniziare. Noi stiamo soltanto cercando di ridare al termine ‘skinhead’ il suo vecchio significato. La SHARP Toronto non è un gruppo politico (ci sono degli skins politicizzati al suo interno ma tengono le loro opinioni per sé stessi e per chi le vuole sentire). Per noi combattere il razzismo non è una questione politica ma morale. Non disprezziamo i nazi per ragioni politiche astratte; noi non li tolleriamo per le loro idee razziste ed immorali. Ma questo è un paese libero. Se vuoi essere razzista, sei libero di esserlo; però non rivolgerci la parola e non infangare il nome degli skinheads. E’ quando i razzisti commettono crimini d’odio, cercano di fare del reclutamento, o minacciano ed attaccano degli antirazzisti che noi li combattiamo. Se un piccolo gruppo di boneheads white power sta seduto a bersi una birra noi lo lasciamo perdere (anche se lo teniamo d’occhio). E se tu vuoi soltanto vestirti da skinhead, ascoltare Oi!, Ska e reggae, bere birra e guardare la partita, va benissimo, a noi non importa. Chi ha detto che gli skinheads devono cambiare la società? Però lasciate in pace noi skinhead che facciamo qualche attività (finché non ferisce degli innocenti, come il razzismo). -- 4.2 Raise Your Voice! Ci piace parlare dei nostri diritti, e ci piace lamentarci di come vanno le cose nel nostro paese, ma cosa facciamo per cambiare le cose? Quando le cose vanno male non facciamo che lamentarci. E’ tempo di alzare la voce, prendere una posizione, far sentire le nostre idee. Siamo in un punto di svolta nella storia del nostro paese, non importa quali siano le nostre idee, per noi è molto importante votare. Votare è l’unico modo per poter dimostrare il nostro orgoglio nazionale. Se crediamo veramente nei principi su cui questo paese è stato costruito abbiamo l’obbligo di scegliere le persone che ci guidano. Gli eventi recenti sono stati straordinari ed è nostro dovere dire la nostra. Sentiamo un sacco di discorsi pieni di frasi ad effetto. Non lasciate che i politici vi confondano con frasi che hanno lo scopo di sviare il vostro voto. Ascoltate ciò che i candidati dicono e non fatevi fregare dalla loro retorica. Trovate la verità e votate con il cuore.